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Sunsets I

 

Sunset I

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«SUNSETS 1»… i «Tramonti» di Gabriele Saro, che pare colgano di sorpresa tutte le aree della tastiera del pianoforte, destano il mirifico, lauto canto di ciascun giorno allorché s’immerge nelle gemme della sera… canto sempre diverso per agògica, dinamica, colore. L’esecuzione mirabolante di Andrea Del Piccolo, del ricco tessuto pianistico, mette in evidenza cieli che aspettano, colori profondi che un serafico disordine affratella, luci adamantine che sfuggevolmente azzittiscono il ritmo di passi, di onde, di mormorii inquieti. Quando accanto a Del Piccolo “scende la percossa benefica” di Andrea Toffolini, ogni impurezza si dilegua e possiamo continuare a viaggiare nel petto di istanti che abbondano della purità di una pace rara in questo mondo che ha tanto spazio. Musica voluttuosa nella quale l’annodante centellinata suggestività del violoncello di Francesco Pinosa ed il violino dalle cangianti “movenze” di Gabriele Saro sembrano… giocare a nascondino dietro tinte senza tempo: sono desiderosi di eternare il volto del mondo, vogliono raggiungere gli occhi aperti dei sogni più belli per impedirci di spegnere nel cuore la luce del nostro cammino.

Gabriele, come hai fatto a racchiudere in oricànni paradisiaci cotante intermittenze capaci di unirci tutti tutti… in questo itinerario di «Tramonti»?

Le relazioni sonore, l’elegante e modellato fraseggio, l’incedere narrativo del pianoforte, l’ottima sintonia tra musicisti che sanno ricavare i giusti colori, fanno sbocciare, in «SUNSETS 1», fiori inaspettati e sconosciuti, gonfi di profumo rapinoso… mondificante…: attraverso essi cammineremo, dimenticando ogni fatica, e di “tramonto in tramonto” li coglieremo uno ad uno.

(Claudio Gardenal)

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Ricercare l'anima di un viaggio, di un'emozione, è una gara contro i mulini a vento. Ci armiamo di speranza, con gli occhi lucidi e il cuore in mano. Scaviamo le pareti del tempo e cerchiamo il valore ultimo di un momento, di uno sguardo. Quello che spesso non riusciamo a capire è che i momenti vivono di senso grazie ai nostri sensi, che ne compongono le coordinate.

I suoni, gli odori e i colori sono le colonne dei ricordi, unica ancora che sfida e sconfigge il tempo. Non serve scomodare Proust e la sua "recherche" per capirlo, basta guardarsi dentro e cercare quello che ci fa fremere e sorridere: sono i profumi che sentivamo da bambini, le dolci carezze che ci hanno fatto diventare adulti, le sfumature tra i capelli di chi chiamiamo amore.

Le luci, i suoni, gli odori: ogni volta è un mondo nuovo. E mi meraviglio a pensare quanti occhi inonderà questo tramonto: quanti fiumi e quante piazze riuscirà a stupire per poi risorgere ancora, fino alla fine dei tempi. L'unico modo che ho di portare con me questi dipinti di luce è di leggerne le note, metterle in musica. Forse è così anche la vita: devi lasciarla volare via e goderne fino all'ultimo spiraglio, come un magnifico tramonto. Ecco perché non riesco a trovare niente di meglio dei miei sensi per cercare di dare un senso a queste note.

Quando il sole se ne andrà non aver paura: non si può smettere di camminare, di andare avanti, di scoprire.

Perché ogni tramonto è l'alba di un sogno.
by Gabriele Saro

 

Sunset at Zara

Zara e le sue chiese che risvegliano il senso d'infinito. Come passeggiare sul lungomare e non poter mettere muri allo sguardo. Quell'odore di sale e pietra che ammanta tutto il porto, gigante disteso sul mare.

Sunset in Roma

Il ricordo corre leggero nei vicoli stretti di quella Roma che ho amato nel rione di Trastevere. Roma, dura e viva: quel rosso che ti domina, vigore e sangue che scivolano lenti ed eterni per far battere questo tuo cuore di Fede e di Storia.

Sunset at Baselice

La magia di Baselice: un'armatura di roccia che si è arresa alla montagna, aggrappandosi alle nuvole. L'odore che domina è quello dell'aria: sembra di stare in un presepe fuori dal tempo, ma sento la vita che pulsa nella roccia viva.

Sunset in Groenland

Tutto si è fermato, qui in Groenlandia. Come se il mondo volesse per un attimo capire dove sta andando. Diamante fragile che con i tuoi silenzi mi logori l'anima, sono incapace di sopportare il peso soffice di questa tua luce infinitamente dolce.

Sunset in Provence

Mi lascio incantare a pieni polmoni da questa distesa di profumi in Provenza: oceano viola, candido e leggero come una carezza, pronto a insinuarsi nel cuore di chi si apre alla tua seduzione. La lavanda scaccia gli scorpioni e i brutti pensieri.

Sunset at Villalta

Quante favole abbiamo vissuto tra queste mura, alte come il nostro desiderio di sfiorarci per un po'. Cos'è se non magia, questo ricordo che non morirà mai? Qui al castello di Villalta, piccola e sconosciuta, tutto è una leggenda destinata a vivere per sempre come le sue verdi colline.

Sunset at Grado

Isola del Sole, Prima Venezia: per me sarai sempre un valzer di sorrisi che profumavano la vita, vero regalo di questo tempo che non passa mai. La tua Laguna blu galleggia nella mia mente ora che il sole ti sta lasciando sola per un po', Grado.

Sunset in Fiji Islands

Come posso dimenticare il colore della libertà? Sulle spiagge dorate delle Fiji lasciavamo impronte destinate a svanire, inghiottiti dalle onde come i nostri baci sfiorati.

Sunset in Los Angeles

Cos'è quest'elettricità nell'aria? La morte non esiste più se ti guardo passare in questo caos di luci che vogliono solo volare sempre più in alto, oltre le nuvole e le strade. Andiamo a guardare dall'alto la Città degli Angeli. Vivremo per sempre in un campo lungo cinematografico per non dimenticare il colore dei sogni.

Sunset in New York (4 hands).

Scalo i grattacieli di New York alla ricerca del grigio sogno americano che divora qualunque cosa. E' un vortice che mi fa lottare per stare in piedi, ma io non piegherò i miei ideali. Flebile vita che ti sei nascosta nelle mie mani, è il momento di rinascere, vincere la paura di franare. Su di un palco di Broadway ho ricominciato ad amarmi.

Sunset in Reykjavik

Scende come seta nella mia vita, questo tramonto, fino ad affondare nel mare color notte. Non posso fare altro che guardarlo mentre mi abbraccia con un soffio di vento sofferto. Colori dolci che appassiscono lentamente nei miei occhi, come se volesse farmi sentire il peso di cui questa luce si nutre, una forza che non saprei come chiamare se non Passione.

Sunset in Tibet.

Il Sacro valore del Tempo spazza via le mie parole come una valanga, qui sulle montagne del Tibet. Tutto scorre e niente rimane: lo capisco nello sguardo saggio e sereno di questo monaco, che contempla immobile la forza del colosso di Bianco che giace davanti a noi. Lui e la montagna sono una cosa sola.

Sunset in Trieste.

Trieste è come un Carillon: è una ballerina che danza su sé stessa, senza sapere perché gira. Eppure è così dolce, così sola. Un'altra carica, e un'altra ancora. Non può fare altro che girare e lasciarsi guardare. Il rosso e il Nero: le due anime che se la contendono. Ma lei può solo Ballare, ballare un altro po'.

Sunset at Bracciano

Lasciati baciare qui sul Lago di Bracciano, dove tutto è così meraviglioso da sembrare finto. Vorrei essere come il suo castello e poterti proteggere dal mondo, per sempre con me. Ma tu te ne andrai, ed io dovrò aprire le porte per farti volare via. Ti chiedo di non dimenticarmi, fammi vivere dentro di te e corri lontano, dove io non possa abbracciarti.

Sunset in New Zealand

Verde per sempre, distesa di speranza. Anche se mi sento solo, anche se non c'è altro che il cielo io sono qui, e non mi lascerò fermare. Camminerò senza vedere, cieco e sordo per non perdermi queste ore sul filo di un mondo da non prendere sul serio, in equilibrio sul vuoto.

Sunset at Fregene

Misteriosa, Cupa. Forse vuoi solo farti nascondere, come in quei vecchi film dai colori sbiaditi. Fregene, così Elegante nella tua timidezza, specchio di quella Roma così grande. Il tuo vero volto lo riesco a scoprire da quel sorriso di luce che rubato nel mezzo del cortile.

Sunset at Brooklin Bridge

Favola bella, poesia che si fa realtà. Colori i miei incubi per farli sembrare sogni, mentre mi tieni col fiato sospeso: ho paura a varcarti, ponte oltre l'arcobaleno. Contro una definizione, per un eterno sospiro, ti passo oltre. Vola un aquilone sul ponte di Brooklyn ed io apro le braccia e urlo di gioia, perché il mondo è qui e io ci sono, ci sono dentro e vivo.